Sempre connessi in ospedale

By admin
In Articoli Home
Nov 10th, 2015
0 Comments
2849 Views

Grazie all’impegno della Fondazione “Il circolo della Bontà” Wi-fi gratuito a disposizione di tutti i pazienti

Tablet, palmare, cellulare. Chi è malato e costretto in un letto di ospedale ha l’esigenza di “essere connesso”, per contattare i parenti, magari anche per lavorare in attesa di esami ed accertamenti. Un servizio importante per tutti i degenti dell’ospedale di Circolo. E’ stato attivato infatti il servizio Wi-fi gratuito per i pazienti che sono ricoverati nel monoblocco (tra il secondo e il sesto piano, visto che al primo vi sono le terapie intensive), l’hospice, il day hospital oncologico e il day hospital ematologico. Il progetto, cullato da tempo dal direttore generale del Circolo Callisto  Bravi, è divenuto realtà grazie all’impegno finanziario della Fondazione Il Circolo della Bontà. Un investimento da ottantamila euro, quello portato a termine sotto le direttive dell’esperto dei servizi informatici del Circolo Marco Osculati, che è  anche trampolino di lancio verso un nuovo obiettivo, e cioè la cartella clinica elettronica completamente informatizzata  (per il quale serviranno però due milioni di euro).
«Continuiamo con il nostro filo rosso: migliorare la qualità  della permanenza  in ospedale dei cittadini – dice Gianni Spartà, presidente della Fondazione –  così come abbiamo fatto con la creazione del servizio il libro in camera, con l’installazione dei televisori, con il servizio di accoglienza portato avanti in collaborazione con Avo e così come faremo con il prossimo acquisto di quaranta televisori anche per gli ospedali di Cittiglio e Luino. Accedere alla rete wi-fi dell’ospedale è semplice, servono solo nome, cognome e codice del braccialetto di degenza. Il Dg Bravi ha ricordato come la Fondazione abbia «lavorato sempre per il bene di tutti i presìdi del Circolo», mentre Spartà ha ringraziato  associazioni e enti che hanno reso possibile il traguardo (Ail, Varese per l’Oncologia, Sulle Ali Lantech Solutions, Sielco e Rotary per aver reso l’ospedale «sempre più a misura di paziente».