Parte la raccolta fondi “per curare il corpo e lo spirito”

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Mar 29th, 2021
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Il murales che rappresenta “San Sebastiano curato da Irene” di Georges de La Tour realizzato da Andrea Ravo Mattoni all’Ospedale di Circolo di Varese ha riscosso un grandissimo successo anche fuori dai confini della Provincia.
La nostra Fondazione è orgogliosa di questo omaggio artistico al personale sanitario e all’umanità insita nell’atto del prendersi cura. Il messaggio in questi giorni è stato raccolto da tutta la comunità con un entusiasmo ben al di sopra delle aspettative. Il Progetto CurArti ora continua e noi, forti delle tante dimostrazioni di affetto che abbiamo ricevuto, siamo sempre più convinti della necessità di riscoprire nuova bellezza da offrire allo sguardo di quanti ogni giorno trascorrono il proprio tempo in questo luogo di cura. 
Prende così il via una nuova raccolta fondi per “curare il corpo e lo spirito”. Con il contributo delle donazioni la nostra Fondazione potrà riportare alla luce tanta altra bellezza: opere dimenticate e nascoste che meritano di illuminare gli anonimi spazi dell’Ospedale e riempire di gioia e bellezza gli occhi dei pazienti e dei visitatori.
Perché, come testimonia il nostro Presidente Gianni Spartà, “Gli ospedali non sono solo terapie intensive, sale operatorie, regni della clinica, sono soprattutto luoghi di civiltà. Ora o mai più l’esistere esige condivisione, compassione, bontà gratuita, attenzione alla bellezza, umanità”.
Potrete sostenere il Progetto Curarti con una donazione sul sito www.circolodellabonta.it, con un bonifico all’Iban IT11F0538710804000042439889 o devolvendo il vostro 5×1000 firmando nello spazio dedicato alle “Associazioni non lucrative di utilità sociale” con il codice fiscale 95074300120

Prende il via il Progetto CurArti

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Mar 22nd, 2021
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Oggi, 22 marzo 2021, prende finalmente il via il progetto CurArti sviluppato dalla nostra Fondazione  in stretta collaborazione con ASST Sette Laghi.

Un percorso iniziato nel 2019, fermato dal Covid ma che del Covid ha deciso di farsi beffe. Questa mattina a partire dalle 8.30, la bomboletta spray dell’artista Andrea RAVO Mattoni ha iniziato  a trasformare la parete grigia della torre di raffreddamento antistante l’ingresso dell’Ospedale di Circolo di via Guicciardini nella straordinaria combinazione di linee e colori, luci e ombre del San Sebastiano curato da Irene di George De La Tour. Un’opera secentesca di uno dei più noti e raffinati pittori caravaggeschi che esprime, in una scena, tutta la delicatezza, l’attenzione, la precisione, l’umanità insita nell’atto del prendersi cura.

Un omaggio a chi, tutti i giorni, quel gesto lo compie nell’esercizio della sua professione, con la stessa amorevole dedizione che si legge nel volto luminoso di Irene. Amorevole dedizione che poi è il vero centro dell’opera, il soggetto della rappresentazione: non San Sebastiano, non Irene, ma l’atto di cura, una delle massime espressioni del concetto stesso di civiltà.

Ma la portata del progetto Curarti non si esaurisce in questo omaggio artistico al personale dell’ASST dei Sette Laghi, che negli ultimi mesi ha dato una delle prove più grandi del proprio livello di professionalità e dedizione. L’opera di RAVO, infatti, che segna l’avvio di un percorso, si carica di un significato ulteriore proprio per il contesto in cui si colloca. Portare l’arte all’interno dell’Ospedale è innanzitutto un modo per mettere in evidenza lo stretto rapporto che intercorre tra la cultura e la sanità, dove la seconda è un’espressione, una delle più alte, della prima. Ed è ancora più evidente questo messaggio se si considera che l’artista, RAVO appunto, si è contraddistinto proprio per la missione che lo guida: portare la grande Arte fuori dai Musei, a contatto con la gente e la  vita quotidiana, in un processo di divulgazione che ricorda, con un paragone un po’ azzardato ma ispirato dalla ricorrenza in corso, lo sforzo dantesco nel tradurre la poesia aulica in un linguaggio definito – non per niente – volgare.

L’opera di RAVO si sviluppa in un punto di incontro tra l’Arte, quella più nobile, quella custodita nei musei appunto, e una tecnica espressiva giovane, contemporanea, popolare, che si chiama Street Art ma che nemmeno è ancora pienamente riconosciuta nella sua valenza artistica. RAVO stesso preferisce definirsi come ‘il pittore con la bomboletta’, una definizione che non è assolutamente un ossimoro, ma l’affermazione di un connubio ben riuscito, come dimostra l’apprezzamento riscontrato dalle opera di RAVO a livello internazionale, che riesce ad amplificare la risonanza della bellezza di un’opera, facendone la gigantografia, certo, ma soprattutto portandola là dove c’è l’uomo: dove vive, ancor più dove soffre, dove è fragile, ma anche dove dà il meglio di sé prendendosi cura di chi ne ha bisogno. Ed ecco che portare l’incanto dell’opera di De La Tour nella piazza antistante l’ingresso dell’Ospedale, avvolgendo con essa un manufatto tecnico privo di qualsiasi velleità estetica, è anche un modo per ricordare che, alla fine, come ha scritto Dostoevskij, “la bellezza salverà il mondo” e la cura del corpo non può prescindere da quella dello spirito.

 

 

Grazie alla scuola Settembrini di Velate

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Feb 11th, 2021
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Questa mattina è stato emozionante essere accolti dagli alunni della scuola Settembrini di Velate che nel loro bel giardino assolato hanno consegnato nelle mani del nostro Presidente Gianni Spartà un assegno da 1.000 €  a sostegno degli Ospedali cittadini. Un grazie speciale va all’associazione Genitori Settembrini che ha promosso l’iniziativa e a tutte le famiglie che hanno così generosamente contribuito. La mattinata per bambini e ragazzi è poi proseguita in compagnia della dottoressa Tita Castiglioni – direttrice del Dipartimento Cardiovascolare di ASST Sette Laghi – che ha risposto alle loro tante curiosità sul Covid e non solo.

Grazie di cuore bambini! È stato meraviglioso rivedervi insieme, gioiosi e curiosi in questa scuola che per voi oggi è più preziosa che mai.

Consegnato il macchinario per l’analisi dei tamponi

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Dic 16th, 2020
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Raddoppio della capacità diagnostica, miglioramento nella gestione e refertazione automatica dei test: fa un salto di qualità tecnologica, oltre che di quantità numerica, il Laboratorio di Microbiologia di Asst dei Sette Laghi, snodo strategico nel sistema di contrasto alla pandemia da Covid-19.
L’imponente macchina che consente tutto ciò (valore patrimoniale 80mila euro) è entrata in attività in questi giorni ed è frutto della nostra donazione che ha investito le risorse della raccolta fondi #fareprestofareprima iniziata due mesi fa quando si cominciarono a intravedere le ombre di una rilevante ripresa dei contagi.
Di fronte alla severità della seconda ondata, alla necessità di moltiplicare il volume dei tamponi giornalieri, abbiamo risposto a una richiesta prospettataci dal direttore generale
e lo abbiamo fatto seguendo gli insegnamenti di Giuseppe Zamberletti, fondatore della Protezione e nostro Garante fino alla sua scomparsa: non solo fare presto, possibilmente fare prima”, ha dichiarato il nostro presidente Gianni Spartà ringraziando le migliaia di “donatori di cuore”.
La macchina installata nel reparto di Microbiologia, diretto dal professor Fabrizio Maggi, è un valore aggiunto per il patrimonio tecnologico degli ospedali di Asst dei Sette Laghi il cui punto di forza è comunque rappresentato dal capitale umano:
medici e paramedici sotto pressione dall’inverno scorso in un territorio gravemente colpito dalla pandemia.
Si va affermando una sorta di modello Varese in mesi difficili affrontati anche con l’aiuto del Terzo Settore, due parole che sottintendono l’attaccamento della comunità ai loro ospedali”, ha commentato il direttore generale Gianni Bonelli.
Grazie alla Fondazione Circolo della Bontà che in numerose occasioni si è rivelata partner generosa e affidabile. L’impianto donato costituisce un potenziamento
importante per il presente e per il futuro della nostra azienda”.

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